Amo la cucina marocchina, ma se c’è un appunto che posso fare è che, ovunque tu vada, dal ristorante più rinomato a quello più popolare, più o meno mangi sempre le stesse cose. Un vantaggio di mangiare in casa è proprio quello di poter assaggiare piatti diversi, come ad esempio la tajine kefta di sardine, ovverosia le polpette!
Dopo anni che mi venivano promesse, finalmente è arrivato il momento: Amàl è passata al mercato a comprare i pesciolini e le verdure e Hicham ha portato da casa sua un mix di spezie ed erbe berbere speciali ( è inutile che le cerchiate nei souk della medina: sono introvabili!)
Superfluo dire che erano squisite!
A Marrakech al mercato arrivano delle ottime sardine che provengono dal porto di Essaouira, le potete trovare fritte come street food, arrostite la sera nei ristorantini estemporanei della piazza Djemaa el Fna e sono il mio piatto preferito quando vado al Café Bazaar, un ristorante gestito da italiani vicino al riad.
Una volta andai ad un mercato berbero ad Asni insieme ad un paio di amici, c’era un baracchino con un gran calderone di olio fumante, ma dall’aspetto, diciamo così, incerto. Fatta una breve considerazione che l’olio bollente ammazza tutto e che non dovevamo vivere di sarde fritte tutti i giorni, ne abbiamo comprato un cartoccio.
Inutile dire che non ricordiamo di aver mai mangiato delle sardine più buone di quelle!
Il mercato di Asni si tiene il sabato ed è proprio genuino, merita una visita! I berberi dei villaggi vicini e della montagna vi si recano a vendere i loro prodotti, ma puoi vedere anche il dentista e il barbiere al lavoro, quelli autentici però, non quelli a beneficio degli instagram dei turisti!