Bab el Khemis باب الخميس, la porta del giovedì
“Bab” è la parola araba che significa porta e, delle 12 porte di quel muro rosa lungo 12 chilometri e datato dal 12° secolo che avvolge la città antica, Bab el Khemis è una delle più antiche.
Khemis è il nome arabo del giovedì, è il quinto giorno della settimana che nel mondo arabo inizia la domenica ed è il giorno dello scambio.
All’inizio del XX° secolo, il souk di Bab el Khemis era ancora un mercato all’aria aperta e si teneva appunto soltanto di giovedì. I contadini delle campagne e delle montagne intorno venivano a vendere i loro prodotti, dai cereali fino al legno da costruzione. E poi il bestiame, gli asini, i cavalli e i cammelli. Pare che “alla vendita di ogni animale si richiedesse una garanzia che non fosse stato rubato, verificata da un notaio”!!
Oggi è un mercato quotidiano, non più “en plein air” ma strutturato, dove puoi trovare falegnami, fabbri, venditori ambulanti e ogni sorta di artigiani e mercanzie. I più divertenti e interessanti restano comunque i rigattieri e il mercato delle pulci. Bisogna andarci spesso, sai com’è con i mercatini, a volte non trovi niente che ti faccia battere il cuore, a volte trovi degli autentici tesori che mai avresti immaginato di poter comprare a così poco prezzo!
C’è di tutto a Bab el Khemis. Puoi trovarti in un vicolo ingombro di meravigliose porte antiche, rotoli di tappeti, mobili Liberty, tavoli squisitamente dipinti, consumati e patinati dall’età. Oppure in un altro che vende una carrozzina degli anni ’50, poltrone da giardino in plastica, vecchie foto e vestiti usati. Puoi trovare interi pannelli di meravigliosi soffitti dipinti,
suppellettili berbere e specchi dorati.
Anche molti negozianti che stanno dentro e fuori la medina vengono talvolta a rovistare tra le merci esposte qui in cerca di qualche pezzo speciale da rivendere nel loro negozio.