Scicli è una cittadina barocca ricca di scorci che custodiscono un fascino indescrivibile e di forti e sentite tradizioni. Quella legata alla celebrazione della Pasqua è tra le più importanti e belle di tutta la Sicilia, stiamo parlando della festa del “Gioia” o dell’”Uomo Vivo“, ovvero la processione del Cristo risorto chiamato appunto ‘u Gioia, come il sentimento che scoppia nei cuori degli sciclitani in quel giorno speciale.
I cittadini, infatti, nella domenica di Pasqua si preparano ad accogliere la statua del Cristo, che viene sollevata e fatta ondeggiare in avanti e indietro fino a sera, per poi seguirla gridando tutti insieme e con le braccia alzate: “Gioia! Gioia! Gioia!”
“Barcolla, traballa, sul dorso della folla… è pazzo di Gioia!“
Un rito magico, fortemente sentito e pieno di passione che, oltre ad essere tanto atteso dagli abitanti della bellissima cittadina, ha affascinato e affascina ogni anno centinaia di visitatori che si ritrovano ad assistere e ne rimangono colpiti. “Barcolla, traballa, sul dorso della folla…. è pazzo di Gioia!”, “è un uomo vivo”, scriveva l’artista Vinicio Capossela, che ha raccontato di essere stato ispirato per la sua canzone “L’uomo vivo” dalla tradizione di Scicli quando vi si trovava in vacanza.
I momenti della tradizione della Pasqua
Gli sciclitani si preparano a vivere l’esperienza che la Pasqua regala ogni anno. La festa ha inizio quando dalla chiesa di Santa Maria la Nova parte la processione del Venerabile, che abbraccerà le vie del paese seguendo lo “stunnardo“: lo stendardo di seta azzurra legato a una lunga asta sorretta da giovani. Un altro gruppo di ragazzi si appresta con immenso fervore a sollevare invece la statua dell’Uomo vivu che, non appena la processione sarà rientrata, verrà finalmente accompagnata fuori dalla chiesa e mostrata a tutti.
U Gioia, che poggia su una montagna di fiori, inizia così la sua passeggiata per alcune vie di Scicli, circondato dalle urla di chi festeggia e dagli sguardi meravigliati degli spettatori, che assistono al potente rituale di fede e adorazione caratterizzato da una viva e appassionata partecipazione.
Scicli, dichiarata dall’UNESCO “perla di rara bellezza“, custodisce una storia importante che si trasforma in tradizione da vivere in ogni occasione e la festa dell’Uomo vivo può essere quella giusta per trascorrere alcuni giorni all’insegna della meraviglia e dello stupore. Non potrai, inoltre, non provare le ricette tipiche di Scicli e di tutta la provincia di Ragusa, legate alla tradizione culinaria pasquale, come:
- le “scacce“;
- le “‘mpanate“;
- le “pastiere” e
- le “cassate“.