Quant’è bella la storia di Italo, il meticcio color miele, e fortunati noi che l’abbiamo conosciuto per davvero!
Un bel giorno Italo arriva a Scicli, e cominciano le leggende: il proprietario era un ragazzo che aveva avuto un incidente in motorino? era rimasto solo dopo la morte del suo vecchio padrone? era stato abbandonato da un senzatetto? Ognuno aveva una sua storia, ma la verità Italo non l’ha mai voluta raccontare a nessuno.
Arriva e si piazza nella via più centrale e ammirata di Scicli, via Mormino Penna, proprio vicino a una pizzeria. “Mi sa che qui si mangia” deve aver pensato.
E intanto che fa? Inizia a frequentare Messa, nella vicina chiesa di San Giovanni, ma il parroco si arrabbia: i cani non possono entrare in chiesa e così mette fuori un cartello: Vietato ai cani entrare. Ma Italo, che è furbo, fa finta di essere analfabeta e continua a imperterrito a seguir Messa, sdraiato proprio davanti all’altare maggiore.
Fiuta infallibilmente i turisti, li accompagna , anzi li precede nei tour della città perché conosce bene la strada. Ricordo che una sera stavamo prendendo un aperitivo, lì in via Mormino Penna e Italo si è affiancato a noi. Quando ci siamo incamminati verso il ristorante La Grotta dove avevamo prenotato lui si è venuto con noi. Era appena uscito dall’ospedale perchè era stato male di reni e dappertutto nel paese c’erano degli avvisi appesi ai muri: “non date le salsicce a Italo! che gli fanno male”
e per strada tutti che lo salutavano contenti che fosse uscito dall’ospedale: “ciao Italo! Bentornato!” “guarda mamma: c’è Italo!” “Italo, che bello! Sei guarito!”
E Italo ricomincia a seguire le processioni, i matrimoni, i funerali. Va a salutare i bambini all’uscita dalla scuola e partecipa da protagonista alle feste e agli eventi che animano Scicli.
Qualcuno gli regala una cuccia, una bella cuccia di legno viene messa proprio a fianco del municipio, e quando Italo muore, quella cuccia si riempie di fiori, candeline e tanti, tanti, tanti bigliettini d’affetto.
Il comune gli ha dedicato un piccolo monumento nei giardini comunali di Villa Penna, dove Italo è stato seppellito e dove chi ancora lo ricorda può portare un fiore.